Elma Schena, Adriano Ravera
Giornalisti e scrittori, studiosi di storia e costume, esperti di gastronomia, organizzatori di eventi.
Un sodalizio di coppia e di lavoro a girare per archivi e biblioteche, a setacciare documenti, ad ascoltare racconti ed esperienze. Leggere la storia attraverso i piatti della tradizione è la peculiarità del nostro lavoro di ricerca. Trovarci “con le mani in pasta” è facile, siano penna e computer per raccontare una ricetta o farina e uova per provarla, poco importa.
La nostra non è cucina di chef, di grandi scuole: è volutamente la cucina di casa, eredità di madri e zie esperte ai fornelli. Un mix di antico e moderno per ritrovare ritmi e piacere, tra vecchi rami alle pareti e lunghe tavolate di amici assaggiatori.
Una dimensione di scoperta per cui abbiamo molto viaggiato, talvolta senza bisogno di andare lontano. Ogni ricetta legata a un evento, una persona, un incontro. Un filo sottile le interseca e le cuce per conoscere tradizioni e radici, per coglierne i momenti significativi, per capire meglio il presente.
A quattro mani firmiamo articoli e saggi sulla cultura del cibo, guide turistiche, coordiniamo manifestazioni ed eventi.
Ogni occasione è stimolo per “progettare”: il ricettario-bomboniera per un matrimonio partendo da piatti di famiglia, libri per anniversari di attività commerciali, enti pubblici, depliant a carattere gastronomico e turistico.
A due voci ci divertiamo a parlare di cibo, un intercalare nato in tanti anni di passione condivisa. |
E bravi!!! Conoscendo la vostra grande passione per la cucina, la bravura con cui sapete coniugare ricette e storia, siamo convinti che saranno molti i lettori a consultarlo frequentemente inserendolo tra i loro “preferiti”. Noi per primi.
Vi auguriamo un grande successo di pubblico.
Elio & Marina
Anche noi ci uniamo agli auguri di Elio e Marina avendo avuto modo di assaggiare la vostra cucina e sperimentato le ricette dai vostri libri.
Un saluto,Angelo & Franca.
Veramente bravi! Avrei un paio di appunti da ricette di mia nonna che aveva un albergo a Saluggia.
Nel fritto misto gli amaretti si avvolgevano nell’osta inimudita e poi si impanavano.
L’insalata russa era senza tonno e la capricciosa aveva le verdure tagliate a julienne e bollite in acqua e aceto, il prosciutto cotto a listarelle e un formaggio a pasta dura tipo emmenthal.
Marinella